Zoè Teatri

il teatro nello spazio degli incontri


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La moglie dell’arbitro

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Zoè Teatri feat Spartito Democratico

«Il calcio è così: 11 siamo noi e 11 sono loro; la palla è rotonda, la porta è quadrata e l’arbitro è cornuto» Oronzo Pugliese

La Moglie dell’arbitro

futbologia applicata alla vita quotidiana

Da oltre cent’anni il pallone è al centro di più o meno insane passioni, soprattutto quando a scendere in campo è la Patria formazione. In quelle occasioni, ognuno di noi in un ruolo diverso, ma sempre con un preciso disegno, scende in campo e corre a perdifiato, seppure in maniera virtuale, dietro a quella sfera magica che fa tornare bambini.

Fra canzoni, slogan da stadio e filosofiche dichiarazioni di presidenti e allenatori, ha luogo il nostro viaggio nel mondo del calcio, dedicato ad una figura talmente assente da risultare inevitabile : la moglie dell’arbitro, colei la cui morale è per i tifosi supposta causa delle sciagure della propria squadra.

Di questo chiacchieriamo e cantiamo, nella convinzione che nel futbòl esista una capacità di lettura del proprio tempo, in tutte le stagioni e a tutte le latitudini.Un Dio universale in grado di mettere in risalto valori come socialità, solidarietà e gioia di stare al mondo.
info e contatti : Emilio Perinetti – Zoè Teatri – cell 3311228889 – zoeteatri@gmail.com

Spartito Democratico è un gruppo musicale a geometria variabile. Continua a leggere

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IL SOLE DELL’AVVENIRE > READING CON SPARTITO DEMOCRATICO



IL SOLE DELL’AVVENIRE

READING CON SPARTITO DEMOCRATICO

VAG61 – VIA PAOLO FABBRI 110

Dalle 20 cena sociale

– Dalle 21,30 presentazione del romanzoIl sole dell’avvenire“, con l’autore Valerio Evangelisti, Marco Caligari (Università Ca’ Foscari – Venezia) e l’accompagnamento musicale di “Spartito Democratico” (Mavi GIanni,Carlo Loiodice, Gian Paolo Paio).

“Nessuna retorica, nessun miserabilismo, nessuna esaltazione della civiltà rurale. Solo la cronaca, secca e a volte spiazzante, di piccola gente partecipe di un¿impresa immensa. Un’epopea, sì, ma narrata rifiutando gli stereotipi dell’epica a sfondo sociale”.

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