Ieri abbiamo ospitato per la seconda volta, l’assemblea di Transition Italia, associazione di promozione sociale di cui Zoè Teatri fa parte con testa,cuore e mani.
Rispetto a tre anni fa, qualcosa è sicuramente cambiato. Ad esempio il metodo utilizzato per l’elezione del consiglio direttivo, ovvero la Sociocrazia. Dopo un workshop con Fredjan Twigt, architetto che sta completando la sua preparazione come formatore presso
il Centro per Sociocrazia nei Paesi Bassi, eravamo pronti per sperimentare questo metodo basato sull’assenso e sul feedback, sviluppato da Gerard Endenburg in Olanda negli anni ’70 per una società di business allo scopo di garantire ai dipendenti una maggiore influenza nell’ambito gestionale. Al giorno d’oggi molte aziende, scuole, istituzioni, organizzazioni di rete e un numero crescente di ecovillaggi utilizzano la Sociocrazia. La ragione è che, con decisioni basate sull’assenso consenso, tutti si sentono coinvolti e quindi la decisione presa è maggiormente supportata da tutti e ciò rende la sua applicazione più efficiente e sostenibile. Se pure con qualche intoppo al momento di mettere in atto il cerchio della discussione ( il tempo a disposizione sembrava davvero poco) tutto ha funzionato e abbiamo un nuovo consiglio direttivo : Presidente Pierre Houben, Vice presidente : Silvia Neri – tesoriere : Giulio Pesenti Compagnoni, Consiglieri : Giovanni Santandresa e Deborah Rim Moiso
06/05/2015 alle 14:46
L’ha ribloggato su Lame in Transizione.